La malattia di Parkinson è una patologia neurodegenerativa caratterizzata da disturbi quali tremore, rigidità, rallentamento motorio e instabilità. In Italia le persone affette da malattia di Parkinson sono circa 250 mila e ogni anno vengono diagnosticati 15 mila nuovi casi. In Emilia-Romagna si stima esistano circa 8 mila individui affetti e che i nuovi casi siano circa 500 all’anno.
Nel libro “Ending Parkinson’s Disease”, cioè “Metter fine alla malattia di Parkinson” (Dorsey R., Sherer T., Okun M.O., Bloem B.R.), ripreso da Lancet of Neurology, viene introdotto il termine “pandemia” per descrivere il verosimile incremento di diagnosi nei prossimi anni, dovuto all’invecchiamento della popolazione e a possibili fattori ambientali, i primi sintomi della malattia di Parkinson insorgono, in media, verso i 60 anni.
Nella fase intermedia intervengono le fluttuazioni motorie, ovvero momenti di benessere (ON) che si alternano a momenti di cosiddetto blocco motorio, e i movimenti involontari (discinesie). La situazione può complicarsi con la comparsa di disfagia, instabilità posturale e freezing, oltre a sintomi non motori quali ipotensione ortostatica, disturbi urinari e sintomi psicotici (allucinazioni visive).
Il progressivo peggioramento di questi sintomi porta alla fase avanzata, caratterizzata da una perdita di autonomia nelle attività quotidiane e dalla necessità di un aiuto costante da parte del caregiver. In questa fase è necessario un intervento riabilitativo domiciliare.
I Parkinsonismi Atipici si differenziano dalla malattia di Parkinson per la precoce comparsa dei disturbi quali l’instabilità posturale, disturbi autonomici e cognitivi.

Il Centro nasce per essere facilmente raggiungibile e integrarsi con la medicina del territorio grazie all’accreditamento con l’ASL di Bologna e la Regione Emilia-Romagna.
Attualmente è in corso la trattativa con l’AUSL di Bologna e la Regione Emilia-Romagna per inserire la riabilitazione intensiva del nostro Centro nel PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico) della AUSL di Bologna.
Per la parte in convenzione, attraverso i sistemi informatici di gestione ambulatoriale adottati dalla Azienda USL di Bologna – ISNB.
È comunque possibile un percorso riabilitativo in regime di libera professione.
Attualmente è in corso la trattativa con l’AUSL di Bologna e la Regione Emilia-Romagna per inserire la riabilitazione intensiva del nostro Centro nel PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico) della AUSL di Bologna.
La malattia di Parkinson e i parkinsonismi atipici richiedono un approccio multidisciplinare integrato. Considerando la complessità degli interventi necessari alla presa in carico globale, è indispensabile la predisposizione di una rete di servizi che garantisca la continuità assistenziale-riabilitativa, basata sul contrasto dell’evoluzione della malattia.
Il trattamento riabilitativo motorio viene spesso iniziato tardivamente, con risultati comunque significativi sulla funzione muscolare, sulla capacità aerobica, sull’equilibrio e sulla riduzione delle cadute. Tuttavia, le prime anomalie del movimento insorgono molto prima: fin dalla fase iniziale per il cammino e fin dalla fase intermedia per la stabilità posturale e l’equilibrio, in un peggioramento progressivo con l’avanzare della malattia.
Poiché l’instabilità posturale e le cadute hanno un alto impatto sulla qualità di vita del paziente, le misure di prevenzione di tipo fisioterapico e riabilitativo dovrebbero iniziare precocemente nel corso della malattia.
Le evidenze indicano che un programma riabilitativo interdisciplinare di 4-8 settimane ha effetti positivi che possono persistere anche fino a 12 mesi. Anche attività di tipo sportivo adattato, come Tai Chi e danza, producono risultati persistenti.
Il training riabilitativo comporta una riduzione significativa della frequenza di cadute sia nell’immediato che a distanza di tempo, con la conseguente diminuzione degli accessi al Pronto Soccorso. Questi solitamente avvengono per traumi, episodi sincopali ripetuti, blocco motorio e infezioni polmonari causate dall’inalazione di frammenti di alimenti durante l’atto deglutitorio.
Il Piano Nazionale Cronicità indica fra gli obiettivi specifici quello di promuovere un trattamento riabilitativo appropriato e personalizzato (Progetto Riabilitativo Individuale). A seconda della fase della malattia, il trattamento sarà differente.
Nella fase iniziale, gli interventi riabilitativi mirano a restituire il massimo grado di autonomia possibile, garantendo la piena partecipazione alle attività sociali e professionali. Al paziente sarà proposto un programma di riabilitazione motoria (training di marcia e postura), attività sportive adeguate, come Qi-Gong e danza sportiva, il supporto psicologico e un intervento logopedico mirato alla voce con esercizi di respirazione. Qualora, a seguito dell’introduzione di farmaci dopaminergici, compaia un discontrollo degli impulsi, il paziente potrà avvalersi del supporto psichiatrico.
Nella fase intermedia l’intervento motorio sarà finalizzato al miglioramento del controllo posturale e della marcia con apprendimento di strategie specifiche volte a contrastare il freezing e mantenere l’autonomia. Potrà associarsi una riabilitazione di tipo cognitivo finalizzata al miglioramento dell’attenzione e della concentrazione. Infine, il paziente potrà avvalersi della consulenza del dietologo - nutrizionista per la prescrizione di una dieta idonea ad ottimizzare l’assorbimento dei farmaci e ridurre la stipsi. In caso di disfagia sarà necessaria la valutazione logopedica con prove deglutitorie e indicazione di dieta (morbida cremosa, valutazione di rischio ab ingestis).
Nella fase avanzata il paziente necessita di riabilitazione motoria a domicilio per il mantenimento delle quote motorie.

I parkinsonismi atipici meritano un percorso riabilitativo specifico per la precoce comparsa e il rapido aggravarsi di sintomi non motori, come l’ipotensione ortostatica, e motori, come l’instabilità posturale, le cadute e la disfagia.
Il team multidisciplinare è costituito dagli stessi specialisti che dovranno adeguare il protocollo fisioterapico alle esigenze del paziente
Un percorso riabilitativo tipo prevede:
3 volte a settimana
5 ore di attività al giorno
nel corso di 12 giornate

350€ a giornata

• 2 visite con un’equipe multidisciplinare formata da fisiatra, neurologo, fisioterapista e logopedista della durata di 1 ora ciascuna
• 3 visite psichiatriche (2 dedicate al paziente e 1 al colloquio con i caregiver) della durata di 45 minuti ciascuna
• 1 - 2 visite da 60 minuti con un nutrizionista, in base all’esigenza del paziente
• 11 sedute di fisioterapia di gruppo da 1 ora ciascuna, con 2 - 3 fisioterapisti in base alla tipologia di pazienti per un massimo di 5 pazienti
• 11 sedute di Qi-gong da 1 ora ciascuna
• 11 sedute di gruppo tra arte, musica e danza con 1 terapista ogni 5 pazienti da 1 ora ciascuna
• 5 sedute di fisioterapia individuale
• in alternativa, 5 sedute con logopedista
• in alternativa, 4 sedute con neuropsicologo
Tutte queste prestazioni hanno durata di 1 ora.
Il costo del percorso riabilitativo privato è di 350 euro a giornata.

È possibile prenotare o richiedere ulteriori informazioni telefonando al 051.338411, compilando il form di contatto o attraverso il modulo di prenotazione sottostante.
La nostra sede
Padiglione “Paolo Baldini”
presso Villa Baruzziana, via dell’Osservanza 19, Bologna